L'ASPIRINA

Il principio attivo contenuto si chiama "acido acetil-salicilico" (per questo abbreviato in inglese in ASA) ed è estratto dalla corteccia del salice.Gli effetti benefici dell'acido salicilico sono noti sin dai tempi antichi. L'acetile fu aggiunto in seguito da Hoffmann, chimico della Bayer, per migliorarne il sapore.

Il nome "aspirina" deriva da Spirea Ulmaria, una pianta da cui è possibile estrarre lo stesso principio attivo, ma oggi non più usata.

L'aspirina fa parte dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e svolge un'azione:

- analgesica

- antireumatica

- antinfettiva

- antipiretica (agisce direttamente sull'ipotalamo)

Le altre funzioni non antipiretiche sono svolte attraverso l'azione dell'aspirina sulle ghiandole surrenali, in particolar modo sulle COX (ciclo-ossigenasi) responsabili della formazione di prostaglandine, trombossani e leucotrieni, mendiatori della flogosi. La COX si divide in I (sempre presente, prodotta dalle piastrine) e II (inducibile, prodotta dall'endotelio) e attraverso la sua inibizione, mediata dall'acido salicilico, viene impedita la sintesi dei mediatori dell'infiammazione.

In quanto composta da acido salicilico, l'aspirina fa parte dei SALICILATI.

Altri FANS sono costituiti da:

ARILACETICI come il diclofenac

ARILPROPIONICI come l'ibuprofene

ARILFENOLICI come il nimesulide

Gli inibitori selettivi della COX II sono i FANS che finiscono in -COXIB.

Pertanto l'aspirina trova il suo impiego nel trattamento dei dolori e delle patologie infettive che si accompagnano a dolore, ma è un analgesico blando; la sua azione è inutile negli stati dolorosi più importanti: tumori, infarto, ecc.

Occorre però sapere che a piccole dosi (100 mg) l'aspirina ha un'azione principalmente ANTIAGGREGANTE: la famosa "aspirinetta" o CARDIOASPIRINA che i cardiopatici e post-ictus devono assumere per tutta la vita. Non deve però essere associata ad ACE-INIBITORI, altrimenti si osservano effetti collaterali. Le dosi assunte per l'azione analgesica vanno da 500 a 1000 mg.

Per la sua azione anticoagulante può aggravare pertanto ulcere e sanguinamenti. L'aspirina ha inoltre effetti collaterali su:

- fegato: in quest'organo avviene la detossificazione attraverso legame con acido glucuronico

- stomaco

- reni: qui viene eliminata

- polmoni: aumenta le crisi asmatiche

Può essere associata a:

- alluminio e glucosio: aumenta la tolleranza gastrica 

- vitamine del gruppo B: aumentano la capacità anti-infiammatoria