CICATRICI

PREVENZIONE:

– Tenere sempre la pelle idratata: più la pelle è idratata ed elastica, minore è il rischio che una ferita produca cicatrici.

– Mangiare tanta frutta e verdura contenenti vitamina C, per rendere elastica la pelle: agrumi, frutti di bosco, vegetali verdi, pomodori, peperoni, prezzemolo.

– Mangiare alimenti ricchi di calcio per ridurre il tempo di coagulazione delle ferite. Attenzione: anche se il calcio è contenuto in grande quantità nel latte e nella carne, migliori risultati si ottengono ingerendo alimenti vegetali che contengano sia calcio che vitamina C: vegetali verde scuro, cavoli, rucola, spezie.

COME COMPORTARSI IN CASO DI FERITA:

Consulta anche la sezione PRIMO SOCCORSO.

Piccoli tagli o punture con aghi

– Tamponare la ferita premendola con un panno pulito o del cotone appena umido (il cotone asciutto può restare appiccicato sulla pelle).

– Non appena l’emorragia è cessata, pulire dal sangue le zone circostanti con un batuffolo di cotone, sempre umido, ma senza mettere la ferita sotto il rubinetto, per evitare che l’acqua ci entri dentro. (Le ferite non devono mai essere lavate con acqua e sapone, tranne i casi in cui vi siano tracce di terra o di asfalto nelle zone immediatamente circostanti).

– Disinfettare con acqua ossigenata e aspettare qualche secondo che faccia reazione.

– Applicare un prodotto cicatrizzante, possibilmente in polvere la prima volta, per evitare di dover toccare la ferita con le dita. Questo è importante soprattutto se viene medicata d’emergenza, senza la possibilità di lavarsi le mani o di mettersi i guanti prima di disinfettarla.

– Mettere un cerotto assicurandosi che sia ben premuto, oppure, in caso di tagli un po’ più grandi, tamponare con un batuffolo di cotone umido e applicare sopra il cerotto per tenerlo fermo, oppure usare una garza.

– La medicazione va cambiata almeno due volte al giorno, ripetendo l’applicazione di acqua ossigenata, cicatrizzante e cerotto. La seconda volta che si cambia la medicazione, può essere applicata una pomata che acceleri la guarigione anziché una polvere, ma sempre con le dita pulite oppure con i guanti sterili. La medicazione va tolta solo quando la crosta va sparendo, diventando più chiara e più sottile.

– Quando ci si ferisce, sarebbe bene tenere la ferita lontano dall’acqua per almeno uno-due giorni.

Tagli più grossi

– Anche in questo caso, la ferita va tamponata con un panno pulito o con del cotone, tenendo premuto per circa 10 minuti.

– Pulire dal sangue le zone circostanti usando un panno umido ed evitando di bagnare la ferita.

– Se non vi fosse urgenza, mettere guanti sterili per medicare la ferita.

– Applicare sulla ferita una garza medicata, contenente sostanze disinfettanti e cicatrizzanti. Le garze di questo tipo si trovano in farmacia, ed è bene tenerne sempre una scorta in casa. In mancanza, applicare un disinfettante iodato.

– Avvolgere la ferita con una garza in modo da applicare una certa pressione sulla zona lesa.

Andare subito al pronto soccorso in ognuno di questi casi (guarda anche EMORRAGIA ESTERNA):

1) se la perdita di sangue è stata cospicua

2) se si è in terapia con anticoagulanti o se dopo 10 minuti l’emorragia non è del tutto cessata

3) se si avverte grave difficoltà o impossibilità nel muovere la parte lesa

4) se il dolore è insopportabile e associato a vomito e/o sensazione di svenimento

5) se la ferita è molto profonda o estesa

6) se è visibile la carne viva o vi è stata perdita di carne viva

7) se la ferita è stata prodotta da un trauma con possibile coinvolgimento di organi interni (es. stomaco, milza, fegato, diaframma, intestino, reni e vescica).

8) se i bordi della ferita sono estremamente irregolari (può essere infatti necessaria l’applicazione di alcuni punti di sutura)

– Anche nel caso di ferite più importanti, la medicazione deve essere fatta almeno due volte al giorno ripetendo il solito rituale: disinfettante, polvere cicatrizzante (in pomata solo quando si è formata la crosta) e garza; oppure si possono applicare direttamente le garze medicate. Usare sempre i guanti per medicare la ferita, e togliere la medicazione solo quando la crosta non c’è più.

– Non bagnare la parte lesa per qualche giorno. Evitare dunque di fare il bagno e preferire la doccia, tenendo coperta la ferita con un tessuto impermeabile.

COME EVITARE LA FORMAZIONE DI CICATRICI UNA VOLTA FERITI:

– Usare uno stick emostatico per fermare le piccole emorragie: più il tempo di coagulazione si riduce, minore è il rischio di formazione di cicatrici. In caso di tagli più grossi, specialmente quelli che necessitano di punti di sutura, questo purtroppo non può essere fatto.

– Continuare a disinfettare e a mettere le pomate cicatrizzanti ogni volta che si cambia la medicazione: più la ferita è pulita, minore è il rischio di cicatrici. Viceversa, se la ferita si infetta, è più facile che al posto del tessuto epiteliale nuovo si formi il connettivo, cioè la cicatrice.

– Disinfettare la ferita con una pomata al cortisone: il cortisone ne ritarda la guarigione, ma diminuisce la formazione di cicatrici.

– Applicare, alternata alle pomate cicatrizzanti, una crema idratante spessa per mantenere sempre morbida ed idratata la parte lesa.

– Non togliere il cerotto o la benda applicata sulla pelle finché la ferita non è perfettamente guarita, onde evitare che acqua o corpi estranei ci entrino dentro.

– Non grattare la crosta neanche se prude molto, per non farla staccare rischiando così di riaprire la ferita. La crosta deve sempre cadere da sola.

– In caso di ustioni, mettere immediatamente la parte ustionata sotto l’acqua fredda del rubinetto o applicare del ghiaccio finché il bruciore non scompare: questo blocca il progredire dell’ustione e ne riduce gli effetti. Dopodiché, applicare regolarmente gel di aloe vera.

– Applicare olio d’oliva, olio di argan, olio di borragine o gel di aloe vera quando la ferita è quasi guarita e continuare l’applicazione finché l’epidermide non è completamente ricostituita.

– Assieme all’applicazione di questi oli, esercitare un leggero massaggio per alcuni minuti più volte al giorno.

– Non prendere il sole sulla zona lesa fino a qualche settimana dopo la completa guarigione.

TORNA ALLA PAGINA DI DERMATOLOGIA ED ESTETICA

Lascia un commento