Definizione
Fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni.
Si divide, in base alla sede di deposizione del sangue, in:
– ESTERNA: il sangue fuoriesce all’esterno del corpo
– ESTERIORIZZATA: il sangue fuoriesce da cavità interne che comunicano con l’esterno
– INTERNA: il sangue fuoriesce dai vasi sanguigni e si deposita nelle cavità interne che non hanno sbocco esterno
– INTERSTIZIALE: all’interno dei tessuti
Si divide ulteriormente, in base al vaso sanguigno leso, in:
– ARTERIOSA: il sangue fuoriesce rosso vivo, con un getto vivace e intermittente (seguendo le pulsazioni cardiache)
– VENOSA: il sangue fuoriesce rosso scuro, a getto costante
– CAPILLARE: il sangue esce in piccola quantità, puntiforme, formando un velo
– MISTA
In base alla quantità di sangue fuoriuscito, l’emorragia si classifica in:
– LIEVE: 750 ml
– MODERATA: 1000-1250 ml; se si supera questa quantità, si rischia seriamente lo SHOCK IPOVOLEMICO e l’ ARRESTO CARDIO-CIRCOLATORIO.
– GRAVE: 1500-1800 ml
– GRAVISSIMA: 2000-2500 ml
Tipi di emostasi
– NATURALE: è quella normalmente innescata dall’organismo mediante la coagulazione del sangue
– ARTIFICIALE: è quella che è necessario praticare qualora l’emorragia non possa essere arrestata naturalmente
FATTORI FAVORENTI L’EMOSTASI
– freddo
– sollevamento arti (bisogna praticarlo qualora i metodi di emostasi artificiale non riescano a bloccare l’emorragia, soprattutto ARTERIOSA, per ridurre la fuoriuscita di sangue sfruttando la forza di gravità)
FATTORI OSTACOLANTI L’EMOSTASI
– calore
– alcol (causa vasodilatazione)
– ansia (aumenta la circolazione del sangue)
Perciò, non somministrare al soggetto emorragico: alcol, tè, caffè e altre sostanze eccitanti.
Per sapere quali manovre di primo soccorso utilizzare, vai alle pagine EMORRAGIA ESTERNA, EMORRAGIA ESTERIORIZZATA, EMORRAGIA INTERNA ed EMORRAGIA CEREBRALE.