PUNTURA D’INSETTO

Lezione sulle manovre di Primo Soccorso da adottare in caso di puntura d’insetto.

Le punture d’insetto più frequenti sono le punture di api, calabroni, vespe, tafani (e zanzare). Le punture di questi animali sono tutte più frequenti nei MESI ESTIVI durante le ore del giorno (la zanzara comune punge di notte, ma la zanzara tigre durante le ore diurne!).

La sintomatologia relativa alla puntura dipende dal rilascio di sostanze velenose o irritanti da parte dell’insetto.

SINTOMI COMUNI:

I sintomi possono essere diversi a seconda dell’insetto responsabile, ma generalmente si tratta di:

– forte eritema;

– dolore nel punto di inoculo (o semplice prurito per quanto riguarda le zanzare);

– gonfiore, più evidente col passare del tempo.

Generalmente la quantità di veleno (iniettato da api, calabroni e vespe) o di sostanze irritanti (la saliva delle zanzare) iniettati è talmente piccola da non causare sintomi, a parte lo stato di temporanea irritazione locale, presente nella maggior parte dei casi. Il vero problema insorge nei soggetti ALLERGICI che possono sviluppare facilmente SHOCK ANAFILATTICO. Ciò comporterebbe morte per arresto cardio-circolatorio!

Questa lezione di primo soccorso riguarderà principalmente le punture d’insetto dotato di PUNGIGLIONE, le uniche che causano SHOCK ANAFILATTICO nei soggetti allergici. Si ometterà dunque il primo soccorso nel caso di puntura da zanzara e tafano.

N.B. Prima di tutto, bisogna sempre chiedere a chi è stato punto se sa di essere allergico o meno. Se è la prima volta che viene punto, e quindi non è in grado di riferire allergie, occorre tenerlo in osservazione, ricordando che i sintomi dello shock anafilattico insorgono dopo circa 30 minuti dalla puntura (in fondo alla pagina sono spiegati quali sono).

PRIMO SOCCORSO IN SOGGETTI NON ALLERGICI:

– rimuovere l’eventuale pungiglione rimasto conficcato con delle pinzette (mai con le mani!);

-per puntura d’APE: bagnare la zona con acqua calda poiché il suo veleno è termolabile (sensibile al calore);

– apporre del ghiaccio oppure bagnare la zona di puntura con acqua fredda (immergere il soggetto in una vasca d’acqua tiepida se è stato punto in più parti del corpo) e applicare sulla zona punta:

  • per APE: bicarbonato di sodio o ammoniaca (NH3) diluiti con acqua
  • per VESPA: aceto

– mettere una pomata al cortisone.

IN CASO DI PUNTURA NELLA GOLA: Cercare di rimuovere il pungiglione se rimasto conficcato, stando attenti a non farlo ingoiare. Sarebbe opportuno cercare di estrarlo con delle pinzette anziché a mani nude. Poi far succhiare all’infortunato un cubetto di ghiaccio e far bere dell’acqua. Se necessario, andare al Pronto Soccorso.

APE
Ape. Disegno di Elisa Quaglia
VESPA
Vespa. Disegno di Elisa Quaglia

PRIMO SOCCORSO IN SOGGETTI ALLERGICI:

Sintomi dell’allergia (vai anche alla PAGINA relativa per saperne di più):

– prurito diffuso e colorazione rossa dei palmi delle mani;

– gonfiore diffuso e tumefazione del volto.

Sintomi dello shock anafilattico (complicanza più grave delle allergie):

– pallore;

– sudorazione fredda, soprattutto sulla fronte;

– dilatazione della pupilla (midriasi);

– tachicardia (accelerazione dell battito cardiaco);

– possibile difficoltà respiratoria;

– polso debole e accelerato.

In alcuni casi è possibile anche la comparsa di nausea e vomito.

Cosa fare:

Occorre agire in fretta perché il collasso cardiocircolatorio si sviluppa in 10 minuti al massimo:

– chiamare il 118;

– se il soggetto colpito ha con sé una siringa di adrenalina (o una più comoda penna di adrenalina) per tali emergenze, provvedere all’iniezione endovena;

– far stendere il soggetto supino con le gambe sollevate (posizione anti-shock) ed eseguire le manovre previste per i casi di ALLERGIA e SHOCK;

– eseguire le stesse operazioni di primo soccorso valide per i soggetti non allergici mentre si aspetta l’ambulanza.

Guarda anche la pagina PUNTURA DI ZECCA.

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