PACEMAKER
"Pacemaker" significa "generatore d'impulsi" ed è un congegno la cui funzione è appunto quella di stimolare elettricamente la contrazione cardiaca attraverso la generazione di impulsi (autonomi o triggerati).
Viene impiantato sottocute attraverso l'arteria succlavia o brachiocefalica e condotto fino alle camere cardiache. Il tipo di battito viene programmato secondo le esigenze del paziente, con una durata di circa 10 anni. Dopo l'impianto, bisogna stare attenti alle infezioni, perciò va somministrato un antibiotico.
I pacemaker possono essere:
- MONOCAMERALI
- BICAMERALI
e ancora:
- BIPOLARI (elettrodi con catodo e anodo nel cuore)
- MONOPOLARI (catodo nel cuore e anodo esterno)
- PERMANENTI
- TEMPORANEI
Indicazioni al pacemaker permanente
Malattia del nodo del seno sintomatica
Blocco atrio-ventricolare completo
Blocco atrio-ventricolare 2 Mobitz II
Sindrome del seno carotideo sintomatica
Indicazioni al pacemaker temporaneo
Malattia del nodo del seno con sintomi lievi
Blocco atrio-ventricolare 2 Mobitz I sintomatico
Blocco atrio-ventricolare 2 Mobitz II asintomatico
I pacemaker vengono indicati da 5 lettere riferite a:
1) Zona stimolata
A = atrio
V = ventricolo
D = atrio e ventricolo
2) Zona che rileva il segnale
A = atrio
V = ventricolo
D = atrio e ventricolo
3) Funzione
I = inibizione
T = trigger
D = inibizione e trigger
4) Programmazione
M = multiprogrammabile
R = adattabile (rate responsive)
5) Funzione anti-tachicardica
O = assente
P = anti-aritmica
S = defibrillazione
D = P + S
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