Spondilite anchilosante
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Colpisce lo scheletro assiale (colonna vertebrale e articolazioni sacro-iliache) e talvolta le articolazioni periferiche.
Si divide in:
- primaria: idiopatica
- secondaria: associata ad altre spondiloartropatie sieronegative
Inizia con un'infiammazione cronica all'attacco dei legamenti con presenza di erosione e riparazione con formazione di tessuto di granulazione. Ne sonsegue fibrosi, calcificazione e neoformazione ossea. La calcificazione porta anchilosi spinale e delle articolazioni sinoviali e dell'articolazione sacro-iliaca per ossificazione della capsula articolare.
Si riscontra presenta di plasmacellule e linfociti (fasi iniziali), IgA e FR-IgA. Possibile cross-reattività con peptidi di derivazione batterica.
Cause genetiche
- HLA-B27
- HLA- B60
- HLA-B35
- HLA-B39
Più frequente nei maschi bianchi.
Diagnosi
Presenza di 1 criterio radiologico e almeno 1 clinico.
- Criteri radiologici: sacroileite grado 3 se monolaterale, grado 2 se bilaterale.
- Presenza di almeno 1 dei seguenti criteri clinici:
1) dolore lombare da almeno 3 mesi migliorato dall'attività fisica ma non modificato dal riposo
2) rachide con limitazione al movimento sui piani sagittale e frontale
3) diminuità capacità di espansione toracica
Sintomi muscolo- scheletrici
- rigidità
- dolore ( spesso è il primo sintomo, specie al sacro-iliaco e lombare, unilaterale ed intermittente all'inizio)
I sintomi sono più intensi al mattino o dopo il riposo, ma si attenuano con l'attività fisica. Devono durare almeno 3 mesi per poter fare diagnosi.
- dolori costo-sternali, creste uliache, grande trocantere, tubercoli tibiali, tuberosità ischiatica, calcagno
- dolori da entesite
- artrite ai cingoli scapolare e pelvico
- artriti periferiche
- dattilite
Esami per la diagnosi
- appoggiare la testa al muro: la spondilite flette la testa in avanti, perciò un paziente affetto non ci riesce
- test di Schoberg: viene tracciato un punto a metà della linea che connette le creste iliache e si individua un secondo punto 10 cm più in alto: se non affetti, la distanza tra il primo e il secondo punto è superiore o uguale a 15 cm quando il paziente si flette in avanti
Diagnosi differenziale con l'artrite reumatoide
- Assenza di fattore reumatoide
- Coinvolgimento delle articolazioni fibro-cartilaginee e delle entesi enziché delle articolazioni sinoviali
- Coinvolgimento delle articolazioni sacro-iliache, costo-vertebrali e inter-apofisarie
- Coinvolgimento asimmetrico e oligoartricolare delle articolazioni
- Assenza di noduli sottocutanei
- Prilferazione ossea con escrescenze ossee vicino alle entesi e alle erosioni
Prognosi
- decorso variabile
- remissione spontanea o esacerbazioni all'esordio
- autolimitante
- la prognosi dipende da: gravità all'esordio, complicanze extra-articolari, trattamento, coinvolgimento delle anche e del rachide "discendente".
Terapia
Non farmacologica (deve essere seguita insieme a quella farmacologica):
- evitare l'esposizione al freddo e all'umidità
- evitare i lavori pesanti e i microtraumi e gli sport che possono causarli
- controllare il peso
- imparare posture corrette
- fisiocinesiterapia: stretching ecc. tutti i giorni o due volte al giorno
Farmacologica
- FANS per dolore acuto: indometacina, naproxene, diclofenac
- COX-2: meloxicam e colecoxib
- miorilassanti
- seconda linea: sulfasalazina, metotrexato, ciclosporina, ciclofosfamide, talidomide e inibitori del TF4
- farmaci contro l'osteoporosi e la calcificazione: pamidronato
- steroidi locali
Biologica
- infliximab
- Etanercept
Chirurgica
Per rachide cervicale se avviene lussazione atlanto-epistrofea e per colonna dorso-lombare.
Artroprotesi coxofemorale.
Fonte:
"Spondiloartropatie sieronegative", Presentazione Power Point di lezionedi Reumatologia, Scuola di Scienze della Salute Umana, Università degli Studi di Firenze.