TRAINING AUTOGENO

Il training autogeno è una tecnica di autorilassamento inventata nel 1930 da Johannes H. Schultz  il cui nome significa “allenamento proveniente da se stessi, autonomo”. Questa tecnica consta di diversi esercizi per rigenerarsi e ritrovare la calma e la serenità interiore. Può essere considerata una tecnica di meditazione, in quanto aumenta non solo la rilassatezza ma anche la concentrazione, la memoria e l’autoconsapevolezza.

In medicina può essere utile per combattere e prevenire malattie psicosomatiche dovute allo stress, ed altre patologie legate ad esso, come:

1) infarto o angina

2) disturbo d’ansia

3) insonnia

4) tachicardia e palpitazioni

6) ulcera da stress

7) colite da stress

8) fobie

9) bruxismo

10) sindrome del colon irritabile

11) onicofagia

e molte altre ancora.

Il soggetto ritrova la calma stando perfettamente immobile e ripetendosi frasi rilassanti, a voce o mentalmente, per tutta la durata dell’esercizio. Chi inizia questa pratica, la prima volta si avvale di un istruttore (o di una registrazione) che illustra le fasi del rilassamento e insegna quali frasi ripetersi per sciogliere la tensione.

La posizione utilizzata è sdraiati supini con le braccia lungo i fianchi, ma nulla vieta di stare anche seduti in poltrona o nella posizione yoga del fiore di loto. Si chiudono gli occhi dimenticando il tempo e lo spazio in cui ci si trova e concentrandosi unicamente sulla respirazione dal naso, per 2-3 minuti.

Per fare questo, è importante eseguire l’esercizio in un ambiente calmo, sicuri di non essere disturbati e avendo molto tempo a disposizione (circa 30 minuti). Poiché non deve essere presente alcun oggetto di distrazione, sarebbe bene fare training autogeno da soli, col telefono staccato e il cellulare spento. Gli indumenti devono essere comodi e senza costrizioni e non devono essere percepibili rumori molesti.

Uno degli esercizi più utilizzati, specialmente per i principianti, è quello della “pesantezza del corpo“: durante la respirazione, bisogna cercare di sentire la tensione che scende e la calma che aumenta, decontraendo pian piano tutti i muscoli dai piedi fino alla testa, oppure il contrario. La respirazione deve avvenire col naso, lentamente. Dopo la completa rilassatezza, bisogna, gradualmente, sentire il corpo pesante e incapace di muoversi: prima le braccia, poi le gambe e così via, nella più profonda serenità. Restare in questo stato di relax per qualche minuto e poi cominciare a muoversi nuovamente, sempre in maniera graduale, sempre dalla testa ai piedi o il contrario. Dopodiché, riaprire gli occhi e alzarsi piano piano.

La sensazione che si avverte è rigenerante, di assoluta rilassatezza e di benessere, come dopo un lungo sonno ristoratore.

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