PARAMETRI VITALI

In questa pagina sarà spiegato come valutare il soggetto vittima di infortunio, quali sono i parametri vitali e come identificarli in caso di trauma, lesione o evento avverso.

1) STATO DI COSCIENZA

– COSCIENTE: risponde alle domande, esegue piccoli ordini, stringe la mano, avverte gli stimoli tattili

– INCOSCIENTE: gli è impossibile eseguire le azioni di cui sopra (può reagire a un pizzicotto come RISPOSTA RIFLESSA ma non localizza il dolore e non si esprime bene)

Esistono diversi gradi di COSCIENZA:

– LUCIDITA’: soggetto cosciente e capace di muoversi e ubbidire a ordini, rispondere a domande e dare indicazioni

– SONNOLENZA: soggetto incosciente può essere svegliato, tornare cosciente e rispondere a domande

– SOPORE: soggetto incosciente svegliato solo con stimolazioni intense, ma incapace di dare risposte pronte e chiare o incapace di darne del tutto (non è del tutto cosciente)

– COMA: soggetto incosciente non può essere risvegliato neanche con stimoli dolorosi

2) PARAMETRI VITALI O FUNZIONI VITALI:

– POLSO ARTERIOSO

– PRESSIONE ARTERIOSA: valutabile solo con sfigmomanometro

– RESPIRAZIONE

Se il soggetto è COSCIENTE, si può essere sicuri anche della presenza di respirazione e circolazione, anche se queste possono essere ALTERATE.

A) POLSO ARTERIOSO: pulsazione avvertita perifericamente causata dalla contrazione sistolica del cuore propagata lungo il vaso arterioso

Viene valutato premendo INDICE E MEDIO sull’arteria.

Polsi che possono essere valutati:

– CAROTIDEO: qualche centrimetro a destra o a sinistra del pomo d’adamo

– RADIALE: polso della mano, sotto l’eminenza tenar del pollice (l’eminenza tenar è il rigonfiamento della mano presente sotto al pollice, che collega questo dito al polso)

– FEMORALE: all’inguine

– BRACHIALE: meno usato; sulla superficie volare (quella opposta alla superficie dorsale) del braccio, internamente

Le pulsazioni vengono misurate controllando la lancetta dei secondi con l’orologio. In necessità di agire in fretta, si contano le pulsazioni avvertite in un arco di tempo di 30 secondi. Moltiplicando queste per 2, si ottiene il numero di pulsazioni al minuto.

Le pulsazioni, in un soggetto sano e tranquillo, sono circa 70 al minuto.

 B) PRESSIONE ARTERIOSA

La pressione arteriosa può essere valutata solo con un dispositivo a palloncino chiamato SFIGMOMANOMETRO.

Per utilizzarlo, è necessario allacciare il bracciale sgonfio al braccio disteso del soggetto, appena sopra la piega del gomito.

Gli sfigmomanometri manuali necessitano anche l’uso di FONENDOSCOPIO, che deve essere applicato poco più a valle del bracciale e tenuto premuto con una mano. Il bracciale deve essere gonfiato strizzando ripetutamente il palloncino con l’altra mano, avendo cura che la valvola sia ben chiusa, fino a raggiungere una pressione di circa 160 mmHg, segnalati sull’indicatore a esso collegato. In seguito il palloncino va rilasciato aprendo la valvola (piano piano, altrimenti la lancetta dell’indicatore cade giù immediatamente!) per permettere al bracciale di sgonfiarsi di nuovo. Durante il rilasciamento, occorre guardare bene l’indicatore di pressione e prestare attenzione al valore in cui si cominciano ad avvertire le pulsazioni al fonendoscopio. Quel valore è la PRESSIONE MASSIMA. Proseguendo il rilasciamento, il valore di pressione dopo il quale i suoni scompaiono nuovamente è la PRESSIONE MINIMA.

MISURAZIONE DELLA PRESSIONE
Misurazione della pressione con lo sfigmomanometro manuale

Oggi vi sono anche SFIGMOMANOMETRI ELETTRONICI che evitano l’utilizzo più scomodo del fonendoscopio, e che segnalano la pressione su un monitor senza bisogno di avvertire le pulsazioni.

La pressione arteriosa normale va da 80 mmHg (pressione minima) a 130 mmHg (pressione massima) ma fisiologicamente aumenta durante l’esercizio fisico e diminuisce durante il sonno.

C) RESPIRAZIONE

– Controllare se presente l’espansione del torace, un rumore respiratorio oppure se gli occhiali vengono appannati (indici di RESPIRAZIONE): usare pertanto la manovra G.A.S (vai a RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE per sapere cos’è).

– Controllare il colorito del volto (se rosso o blu: soffocamento)

– Controllare colore labbra, dita delle mani e dei piedi (se blu o viola: cianosi e quindi soffocamento)

In caso di respirazione ma difficoltosa, il soggetto assume la posizione SEMISEDUTA.

– RESPIRAZIONE NORMALE: 10-12 atti respiratori/minuto

– IPOPNEA: < 8 atti respiratori/minuto

– IPERIPNEA: > 20 atti respiratori /minuto

3) STATO OCULARE

MIDRIASI: pupille dilatate

MIOSI: pupille costrette, più piccole del normale

PUPILLE ANISOCORICHE: pupille di diametro differente

RIFLESSO PUPILLARE: riduzione del diametro pupillare esponendo l’occhio alla luce; ripristino del normale diametro con l’allontanamento della sorgente luminosa; valutarne la presenza!

4) DOLORE TORACICO

Se presente, chiedere:

– localizzazione

– presenza di malattie conosciute (soprattutto cardiopatie)

– modificazione del dolore in base al respiro: in quel caso si tratta di DOLORE INTERCOSTALE (può esserci una costola rotta!)

– presenza di sudorazione fredda: SHOCK E INFARTO.

5) PRESENZA DI CONVULSIONI

6) TEMPERATURA CORPOREA

Non si può valutare quella cutanea, ma solo quella delle cavità:

– ASCELLARE: 36,8° C

– SOTTOLINGUALE: 37,0° C

– RETTALE: 37,4° C

La temperatura delle cavità può essere misurata solo con il TERMOMETRO.

IPOTERMIA: riduzione della temperatura corporea

IPERTERMIA: aumento della temperatura corporea

Cosa fare in caso di INCOSCIENZA con ALTERAZIONE PARAMETRI VITALI (polso e respirazione):

– rimuovere indumenti opprimenti insieme alle altre cause

– disostruire le vie aeree (vai a CORPI ESTRANEI)

– porre l’infortunato in posizione di soccorso

– eseguire BLS

Il BLS va eseguito fino alla ripresa di coscienza o delle funzioni vitali !

Vai alla pagina sul BLS.

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