ACNE

L’acne è una malattia della pelle che in genere si sviluppa a partire dall’adolescenza, a causa della produzione eccessiva di androgeni, ormoni sessuali secreti dagli uomini e in piccole quantità dalle donne. Può scomparire con l’età adulta o progredire fino alla vecchiaia a seconda dei soggetti.

Si distinguono pertanto una forma acuta e una cronica. Quest’ultima è supportata da cause genetiche e da importanti squilibri ormonali, presentando periodi di remissione e riacutizzazione alternati in base ai cambiamenti ormonali e ai periodi di stress.

Anche se gli androgeni sono prodotti in maggiori quantità dagli uomini, forme anche gravi di acne possono colpire le donne che presentano ipersecrezione di ormoni maschili, per esempio le donne affette da sindrome dell’ovaio policistico. Nell’uomo sono comunque più frequenti le forme gravi, che, anche con la terapia appropriata, non scompaiono senza lasciare cicatrici, a volte anche deturpanti, a causa della gravità dell’infiammazione.

Alcuni casi di acne possono essere riscontrati eccezionalmente nei bambini (8-12 anni) che presentano una pubertà precoce, cioè una produzione di ormoni sessuali che si sviluppa prima dell’adolescenza.

L’acne si caratterizza per la presenza di brufoli (o foruncoli), ossia bollicine arrossate – e talvolta piene di pus (pustole) e dolorose al tatto – che sono l’espressione di un’infiammazione dei follicoli piliferi e delle ghiandole sebacee annesse: il sebo, sotto la stimolazione degli androgeni, viene prodotto in eccesso causando untuosità della pelle (seborrea). Di questo sebo si nutrono i batteri presenti sulla superficie cutanea (soprattutto lo Staphylococcus Epidèrmidis), responsabili sia dell’infiammazione che delle cicatrici atrofiche (introflesse) che si formano quando si grattano via le bollicine (o, nei casi gravi, quando la malattia scompare).

Tuttavia, l’infiammazione non è dovuta solo alla presenza dei batteri, tant’è vero che i brufoli non scompaiono anche se il viso viene lavato e disinfettato più volte al giorno. La pelle si infiamma e si formano pustole,bollicine e rossori anche per il fatto che nel sebo sono normalmente contenute sostanze tossiche e di rifiuto dell’organismo, che, a contatto con la pelle, la infiammano in quanto irritanti.

Chi soffre di acne, soffre dunque anche di seborrea (eccessiva produzione di sebo, causa di pelle lucida e unta al tatto) e di comedoni, ossia dilatazioni dell’orifizio follicolare pilifero che appaiono come punti neri o punti bianchi. I comedoni si formano all’inizio dell’infiammazione, prima che si formino i brufoli, e sono dovuti ad un’inspessimento dello strato superficiale della pelle (strato corneo) in seguito all’azione degli androgeni e delle sostanze tossiche presenti nel sangue: l’inspessimento crea un tappo che impedisce al sebo in eccesso di venire secreto all’esterno, con la conseguente progressione della patologia, che evolve in acne conclamata.Se si riesce a intervenire per tempo sui fattori scatenanti, è possibile che il comedone regredisca senza formare il brufolo.

(Si consiglia di andare alla pagina SEBORREA dove è spiegato come ridurla).

L’acne colpisce tutte quelle zone del corpo dove sono presenti ghiandole sebacee, in particolar modo viso spalle, ma nei casi più gravi anche schiena, torace e inguine.

Classificazione dell’acne:

LIEVE: meno di 20-30 pustole e comedoni

MODERATA: meno di 100 pustole e comedoni (talvolta con presenza di cisti e ascessi)

GRAVE: più di 100 pustole e comedoni (e presenza di cisti, ascessi e noduli)

Metodi per curare l’acne:

Si precisa, per coloro che non fossero studenti, che tutte le informazioni contenute in questa pagina non sostituiscono in alcun modo visite mediche, consigli e consulenze personalizzate da parte del personale medico e che quindi come tali non devono essere intese. CONSULTARE IL PROPRIO MEDICO PRIMA DI SEGUIRE I CONSIGLI FORNITI !

Esistono diversi rimedi per curare l’acne, che devono essere adottati assieme:

1) ALIMENTAZIONE

Il primo rimedio fra tutti è senz’altro curare l’alimentazione, dalla quale bisogna eliminare dolci, grassi animali e latticini (l’abuso di latticini, ricchi di ormoni, contribuisce alla produzione di acne). Anche mangiare troppa carne e troppi fritti può portare alla comparsa del disturbo, in quanto questi alimenti intossicano l’intestino, e le tossine intestinali sono nocive per la salute della pelle (e non solo). Nel sebo sono contenuti rifiuti tossici dell’organismo, in maggiore quantità se l’alimentazione è sbagliata. Inoltre, oggigiorno tutti gli animali di allevamento vengono nutriti con ormoni e antibiotici, che possono causare la malattia.

Per coloro che soffrono di acne severa, si consiglia un’alimentazione prevalentemente vegetariana e a base di pochi prodotti caseari. L’uso smodato di prodotti caseari potrebbe spiegare perché la malattia è più frequente nei soggetti bianchi e in minima parte negli afroamericani, mentre è totalmente assente nei neri africani e negli asiatici, due popolazioni che per cultura non consumano alcun tipo di latticino.

2) ATTIVITA’ FISICA

Il secondo rimedio è iniziare a fare una moderata attività fisica in maniera regolare, perché questa favorisce l’afflusso di sangue in tutti i tessuti e l’eliminazione delle tossine. Si consiglia di fare soprattutto attività fisica all’aria aperta, in quanto è stato osservato un effetto benefico dei raggi solari sull’acne: secondo alcune teorie, i raggi UV distruggerebbero i batteri, portando ad un miglioramento dell’aspetto della cute.Tuttavia, è bene non esporsi mai nelle ore più calde del giorno, soprattutto d’estate, per evitare di causare danni solari alla pelle sana.

3) PULIZIA INTERNA

Il terzo rimedio consiste nel ripulire gli organi interni, in particolar modo fegato e intestino, che accumulano il maggior numero di tossine. Alle pagina CIBI DETOSSIFICANTI viene spiegato come fare.

4) RIMEDI “DELLA NONNA”

Esistono poi dei rimedi casalinghi, cosiddetti “della nonna”, per rimuovere i brufoli causati dall’acne. Se ne illustrano alcuni fermo restando che questi curano il sintomo e non il disturbo che c’è dietro. Pertanto si consiglia di utilizzarli senza dimenticare però di consultare anche un buon dermatologo al fine di capire le cause dell’acne ed eliminarle.

A) Dentifricio: Per far seccare le bollicine, andare a letto mettendovi sopra un po’ di dentifricio.

B) Argilla verde: Applicare sul viso un po’ di pastella di argilla verde e acqua e lasciar agire 3 minuti prima di risciacquare. All’occorrenza vanno bene anche l’argilla rossa e l’argilla blu, ma quella verde è un po’ più efficace.

C) Pomodoro: Applicare del succo di pomodoro sulla zona interessata e tenerlo 15 minuti, per poi risciacquare.

D) Cetriolo: Come per il pomodoro.

E) Sale grosso: Fare un impacco di sale grosso sciolto in acqua e tenerlo anche 1 ora sul viso, tutti i giorni finché le bollicine non seccano.

F) Maschera a base di farina di ceci, curcuma e olio di mandorle : applicare una pastella di questi ingredienti sui pori dilatati e sull’acne, e lasciarla agire circa 15 minuti. Toglierla dal viso senza sciacquarla.

G) Pappa reale: è un antibiotico naturale, che esercita una potente azione contro i brufoli se ingerita regolarmente, senza bisogno di applicarla sul volto. Non presenta inoltre gli effetti collaterali degli antibiotici convenzionali.

H) Bardana: un decotto a base di questa pianta, da consumarsi regolarmente, aiuta la detossificazione dell’organismo e l’eliminazione dell’ acne.

5) MEDICINA SCIENTIFICA

Come già detto, i quattro step spiegati precedentemente non devono mai essere tralasciati, neanche qualora venga prescritta una terapia medica.

Si riportano, a titolo informativo, le terapie mediche consigliate dalla medicina scientifica.

Le terapie mediche disponibili sono diverse a seconda della gravità dell’acne.

ACNE LIEVE: si preferisce un trattamento naturale, seguendo i 4 step precedentemente spiegati. A questi si può aggiungere l’uso di un prodotto specifico quale un sapone schiumogeno da utilizzare per detergere, mattina e sera, il viso e le altre zone colpite, associato all’uso di fiale a base di acqua distillata. L’abbinamento di un esfoliante potenzia il risultato.

ACNE MODERATA O GRAVE: il dermatologo può, nel sospetto di una patologia endocrina, richiedere alcuni esami del sangue per verificare i livelli ormonali nel plasma (testosterone, estrogeno, progesterone, LH, FSH e anche ormoni tiroidei). Se gli esami rivelano uno squilibrio ormonale, la cura della patologia endocrina risolve anche l’inestetismo cutaneo (nelle donne affette da ovaio policistico si consiglia l’uso di contraccettivi orali per almeno 6 mesi per poter vedere un risultato: gli estroprogestinici, infatti, bloccano l’iperproduzione di androgeni). Se invece gli esami danno esito negativo, si utilizzano pomate antibiotiche a base di tetraciclina, clindamicina, metronidazolo, doxiciclina o eritromicina associate a perossidi (benzoil-perossido) o acido salicilico. I perossidi devono essere applicati avendo cura di non intaccare la pelle sana e i capelli, dove produrrebbero uno sbiancamento!

Alla fine della terapia medica a base di antibiotici, che dura circa 4 settimane, può essere consigliata una terapia di mantenimento a base di farmaci all’acido glicolico per eliminare le eventuali cicatrici e i rossori rimasti. Ottimi risultati sono stati ottenuti dall’acido glicolico usato in detrmatologia per l’eliminazione delle cicatrici profonde dell’ acne severa, ma per tutta la durata del trattamento bisogna assolutamente evitare l’esposizione al sole, poiché questa sostanza causa una sensibilizzazione cutanea ai raggi solari!

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