Questa pagina riporta le nuove disposizioni del CONI secondo le direttive del Ministero dell Salute. Si veda anche la Nota Esplicativa del 16 giugno 2015 e il Decreto dell’8 agosto 2014 del Ministero della Salute.
E’ necessario che tutti i tesserati alle Federazioni Sportive, ad Enti di Promozione Sportiva e alle Discipline Associate che intendono svolgere attività sportive a livello NON AGONISTICO si facciano prescrivere, al fine di poter svolgere tale attività, un certificato medico non agonistico da una delle figure sottoelencate:
– medico di medicina generale
– medico di medicina dello sport
– medico del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano)
Sono ESENTI da certificato medico le seguenti attività, anche se svolte a livello NON AGONISTICO:
– bowling
– biliardo
– dama e scacchi
– golf
– curling
– pesca di superficie
– bocce
– sport di tiro
– bridge
– giochi tradizionali (es.calcio)
Sono inoltre ESENTI coloro che, pur essendo tesserati a un ente sportivo, non svolgono attività fisica.
Sono inoltre esonerati coloro che svolgono attività LUDICO-MOTORIE, cioè attività praticate da soggetti non tesserati o comunque che svolgono attività fisica NON REGOLAMENTATA DA ORGANISMI SPORTIVI.
Occorre specificare che fra le attività NON AGONISTICHE – ma LUDICO-MOTORIE – rientrano anche le AFA (Attività Fisiche Adattate) prescritte dal medico in caso di disabilità:
- BASSA: sindromi croniche che non limitano le capacità motorie di base o la cura di sé
- ALTA: sindromi croniche con limitazione motoria e disabilità stabilizzata
Le AFA vengono prescritte sulla base dei risultati positivi ottenuti da coloro che, affetti da disabilità di basso o alto grado, hanno svolto attività fisica mirata a ridurre il disagio legato all’handicap o comunque alla patologia cronica responsabile.
E’ quindi un PERCORSO ASSISTENZIALE rivolto a pazienti di età superiore a 60 anni che ha dimostrato avere effetti positivi anche sulla PREVENZIONE della disabilità.
Si tratta di corsi che si svolgono generalmente in GRUPPO e che non rischiedono certificato medico, ma è comunque buona norma parllarne col proprio medico di famiglia per avere un suo parere sui benefici di tale attività.
Informazioni aggiornate al 26 settembre 2016