VACCINO CONTRO HPV

1) COS’E’ L’HPV
La sigla HPV sta per Human PapillomaVirus, cioè ” Virus del Papilloma Umano “. Si tratta di un virus a DNA circolare, a doppio filamento, del genere Papillomavirus appartenente alla famiglia dei Papillomaviridae, caratterizzato da un forte epiteliotropismo, cioè una forte tendenza a infettare i tessuti epiteliali e le mucose.Può essere contratto o per via sessuale, oro-genitale o oro-orale o anche per contatto diretto con la cute di materiali infetti e sostanze veicolo di numerosi germi (es. bagni pubblici), tra cui anche il virus in questione. La sua infezione può facilitare il contagio di altri virus, o può a sua volta essere agevolata dall’infezione da HIV.Al mondo ne sono stati isolati attualmente 190 sierotipi diversi, divisi in 16 gruppi ordinati dalla lettera A alla lettera P. Questi sierotipi presentano un tropismo differente (per tessuti fortemente cheratinizzati oppure scarsamente cheratinizzati) e sono responsabili della comparsa di patologie diverse.In generale, possiamo dividere i sierotipi in 2 grandi gruppi:

  • A BASSO RISCHIO CANCEROGENO: responsabili di semplici verruche (sierotipo 1) o tumori benigni come i condilomi e i papillomi (sierotipi 6 e 11). Colpiscono prevalentemente la CUTE.
  • AD ALTO RISCHIO CANCEROGENO: responsabili di carcinomi (sierotipi 16 e 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 68 e 73). Colpiscono prevalentemente la MUCOSA.

Quest’ultimo gruppo è divenuto oggi molto importante (e soprattutto i sierotipi 16 e 18) perché agente eziologico ormai rinomato del CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA (o del collo uterino).

I sierotipi più pericolosi sono generalmente contratti per VIA SESSUALE o ORO-GENITALE.

2) PATOGENESI DEL TUMORE

Il virus penetra nella cute attraverso microlesioni presenti sulla sua superficie. E’ infatti incapace di causare infezione su cute e mucose perfettamente intatte.

Una volta all’interno dell’organismo, il virus utilizza il sistema di replicazione della cellula ospite per sintetizzare le oncoproteine E6 e E7 capaci di legarsi a due proteine anti-tumorali cellulari molto importanti, rispettivamente la p53 (proteina tumorale 53) e la RB protein (RetinoBlastoma Protein), inattivandole e causando alterazione del ciclo cellulare. Le proteine E6 e E7 (La E sta per “Early” perché sono sintetizzate nella fase precoce del ciclo replicativo del virus), nei sierotipi pericolosi, presentano una sequenza aminoacidica diversa rispetto ai sierotipi non pericolosi.

Il cancro non si sviluppa immediatamente dopo il contagio, ma occorre un lasso di tempo che può durare anni, durante i quali si può avere la comparsa di lesioni precarcerose chiamate CIN (neoplasia intraepiteliale cervicale) oppure di tumore maligno. Non sempre le CIN evolvono verso il tumore maligno: nella maggior parte dei casi, infatti, rimangono lesioni intraepiteliali.

Le CIN si dividono in 3 gradi in base al rischio di evolvere verso il cancro:

Grado 1 : lievi

Grado 2: moderate

Grado 3: gravi

Le lesioni benigne provocate dai ceppi a basso rischio cancerogeno regrediscono spontaneamente, e in alcuni casi anche l’infezione da sierotipi cancerogeni può essere debellata dal proprio sistema immunitario prima che dia origine alle formazioni tumorali. Questo succede soprattutto con le CIN di grado 1, mentre la probabilità che questo accada è minore per le CIN di grado più avanzato.

Perciò, se una donna risulta positiva per HPV durante il Pap Test, e magari presenta già una CIN di grado 2 o 3, oppure una CIN di grado 1 di carattere persistente, si consiglia di procedere con una manovra di prevenzione secondaria che consiste nell’asportazione del tessuto infetto tramite LEEP (ansa diatermica) o conizzazione al laser. Ciò non elimina del tutto il rischio di sviluppo di un tumore del collo dell’utero, ma ne riduce comunque la probabilità di comparsa.

3) IL CANCRO DELLA CERVICE

Oggigiorno l’infezione da HPV responsabile nella donna del cancro della cervice uterina viene trasmessa soprattutto per via sessuale. Questo tipo di tumore è il 4° tipo di cancro, per incidenza, nelle donne sotto i 50 anni. L’età di maggiore insorgenza è tra i 40 e i 45 anni.

Viene diviso in stadi secondo la classificazione della FIGO (Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia) del 2009:

  • Stadio I: tumore limitato alla cervice uterina.
  • Stadio II: tumore situato nella parte posteriore dell’utero, senza invasione della pelvi e della vagina
  • Stadio III: tumore con invasione della pelvi (o dei reni) e della parte inferiore della vagina
  • Stadio IV: tumore con invasione degli organi vicini (vescica o retto) con eventuali metastasi

Inspiegabilmente, anche i rapporti protetti (con profilattico) possono causare il contagio. Il rischio cresce con l’aumentare dei partner sessuali, ma una cosa interessante che è stata notata è la sua scarsissima incidenza nelle donne con partner sessuali circoncisi.

Oggigorno esiste un programma di screening per la prevenzione secondaria dell’infezione da HPV: alle donne tra i 25 e i 64 anni si raccomanda di sottoporsi al test gratuito  – che consiste in un Pap Test – una volta ogni 3 anni.

4) IL CANCRO NELLA POPOLAZIONE MASCHILE

A causa del cambiamento delle abitudini sessuali all’interno della popolazione, le manifestazioni, benigne e maligne, dell’HPV sono visibili non solo a livello della cervice uterina, ma anche a livello della mucosa orale, anale, laringea ed esofagea. Sono infatti in aumento i casi di carcinoma e papilloma da HPV dell’orofaringe, dell’ipofaringe della laringe e del cavo orale, tumori ai quali, fino a pochi anni fa, si associava prevalentemente il consumo di tabacco e di alcol piuttosto che un’infezione virale.

Oggi, ci si è resi conto che:

1) molti dei tumori della gola e del cavo orale possono essere dovuti a infezione da HPV

2) mentre precedentemente le vittime dell’infezione erano soprattutto le donne, oggi ANCHE GLI UOMINI POSSONO PRESENTARE UN CARCINOMA DA HPV (nelle zone suddette)

Il sierotipo implicato è specialmente il sierotipo 16. Esso colpisce sia i maschi omosessuali che gli eterosessuali con partner infetta. E’ stato infatti osservato che le donne con infezione genitale da HPV (non solo alla cervice, ma anche alla vulva e al perineo) contengono il virus anche nella saliva e, spesso e volentieri, avere un’infezione da HPV a livello genitale si accompagna a infezione anche nel cavo orale.

Tuttavia, per il tipo di cancro che colpisce la popolazione maschile, al faringe, laringe e cavo orale non esiste ancora un test di screening, come invece esiste per diagnosticare precocemente il carcinoma del collo dell’utero.

5) VACCINO

VACCINO
Edward Jenner esegue vaccino contro il vaiolo nel 1796. Immagine di pubblico dominio.

Dal momento che non esiste altro metodo per impedire la trasmissione del virus (gli antivirali sono inefficaci) l’unico mezzo di prevenzione disponibile oggigiorno è il VACCINO.

Fino a pochi anni fa, veniva raccomandato, solo alle DONNE, un vaccino piuttosto efficace, già a partire dall’età di 12 anni. Ne è stata infatti dimostrata la maggior efficacia se somministrato alle ragazze prima che diventino sessualmente attive, piuttosto che se somministrato in donne non infette ma già sessualmente attive da anni.

Oggi, invece, si consiglia il vaccino anche ai MASCHI, proprio a causa del fenomeno della comparsa di incidenza di cancro anche in questo sesso.

Sono disponibili 2 tipi di vaccino:

1) VACCINO CONTRO HPV 16 e 18 ma anche i sierotipi innocui 6 e 11 (detto HPV4 o Gardasil): a base di particelle virus-simili (VLPs) del gene L1 (“L” sta per “Late” poiché codifica per proteine sintetizzate nella fase tardiva del ciclo replicativo, a differenza dei geni che codificano per le oncoproteine E6 e E7, che invece vengono sintetizzate in una fase precoce).

2) VACCINO CONTRO HPV 16 e 18 (detto HPV2 o Cervarix): a base di lipopolisaccardidi batterici detossificati (AS04).

Non è ancora disponibille, ma attualmente in fase di approvazione, un terzo vaccino detto HPV9 o Gardasil 9 che fornisce copertura contro tutti i sierotipi coperti dall’HPV4, ma anche dai sierotipi 31, 33, 45, 52 e 58.

Il vaccino è disponibile per tutti coloro che ne facciano richiesta, non solo ragazze ma anche RAGAZZI.

Il vaccino HPV4 viene somministrato con queste modalità:

– età >14 anni: 3 dosi (al tempo 0, dopo 2 mesi e dopo 6 mesi dal tempo 0)

– età 9-13 anni: 2 dosi (al tempo 0 e dopo 6 mesi dal tempo 0)

Informazioni aggiornate al 26 settembre 2016

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